“La nostra Mieleria a Diapaga. Il nostro miele della Tapoa”
“Una Mieleria dove stoccare, filtrare e vendere il nostro miele“: era il sogno degli apicoltori della Tapoa, in Burkina Faso. Grazie alla sinergia tra Fondazioni for Africa Burkina Faso e l’ong ACRA, l’Ex IAO (Istituto Agronomico per l’Oltremare) e l’AICS, e ai 1300 membri dell’Unione di produttori di Miele della Tapoa, oggi abbiamo trasformato quel sogno in una bella realtà a pochi chilometri dalla cittadina di Diapaga.
Ad aprire tutti i giorni la nuova Mieleria, dal mese di febbraio, sono Maldjoa, 40 anni, apicoltore di lunga tradizione familiare che ama definirsi appassionato ecologista, e che qui si occupa degli aspetti gestionali e Pougnindsélì, di 26 anni, esperta in informatica e segretaria.
Sugli scaffali della Mieleria, i barattoli pronti per la vendita hanno tutti impresso sull’etichetta MIEL DE LA TAPOA e un’ape che vola sulla regione: è il logo scelto dai produttori per certificare la provenienza del loro miele e che ora si punta a far diventare un marchio conosciuto anche sui mercati della capitale.
La Mieleria – spiega Valeria De Paoli, coordinatrice del progetto per Acra – è l’ultimo importante risultato di tre anni di lavoro e impegno con Fondazioni for Africa Burkina Faso e l’Unione dei produttori per migliorare la qualità del miele locale, aumentare la produzione e diversificare i canali di vendita.”
Il miele, infatti, in questa zona ha potenzialità importanti per diverse ragioni: per la presenza di una grande varietà floreale, dal miele euforbia a quello di karitè al tamarindo e persino il nucléa, che è un miele rarissimo dall’aroma inconfondibile; per la tradizione, che vuole il miele simbolo di ricchezza e di buona sorte; per il valore economico che ha soprattutto sui mercati cittadini, da cui discende quindi la possibilità di aumentare il reddito dei produttori; per l’ambiente, perché per continuare a produrlo è necessario mantenere intatto l’ambiente naturale intorno.
“Nel corso dei primi anni – continua Valeria De Paoli – l’iniziativa si è concentrata sulla formazione di oltre 300 apicoltori dell’Unione su tecniche di produzione di base e avanzate, controllo di qualità, commercializzazione e marketing e di oltre 20 donne su tecniche di trasformazione del miele. Con la formazione di formatori volontari, con il compito di diffondere agli altri membri le nozioni apprese, abbiamo favorito la condivisione delle capacità apprese anche agli altri produttori dell’Unione.”
Sforzi importanti sono stati fatti anche per migliorare la dotazione degli apicoltori: grazie a un accordo con la Bank of Africa e la definizione di un credito a medio termine, prima operazione di questo genere nel paese, oggi oltre 70 apicoltori producono con kit apicoli moderni.
Nell’ultima parte del 2016, inoltre, in collaborazione con gli informatici di Ouagalab, il primo fablab dell’Africa Occidentale, è stata creata la piattaforma web www.miel-tapoa.org che fornisce informazioni utili ai produttori, dalla mappatura dei siti di produzione ai prezzi di vendita e che, nei prossimi mesi, diventerà anche un canale e-commerce per il MIEL DE LA TAPOA.
Gli obiettivi che ci siamo posti con la Mieleria sono importanti: secondo le previsioni in tre anni creerà un giro di affari per l’Unione della Tapoa di 300 mila euro. Alla vendita del miele si affiancherà quella dei prodotti derivati, il passo dei prossimi mesi, infatti, è la messa funzione anche dell’area della Mieleria gestita da 10 delle 20 donne formate dal progetto e destinata alla trasformazione del miele in prodotti per la cura del corpo, quali saponi e creme e alimentari, come l’idromiele molto consumato in Burkina Faso. E anche i saponi e le creme prodotte dalle donne avranno sulla confezionate l’etichetta con l’ape del MIEL DE LA TAPOA!