A scuola di buona nutrizione
Ella Compaore è nutrizionalista, Chantal Nana è formatrice. Nel villaggio di Watinoma, hanno accompagnato le donne durante le lezioni di educazione nutrizionale sulla soia e i laboratori pratici di cucina.
Nella regione del Ganzourgou nel Plateau Central e del Centre Ouest e insieme all’ong italiana LVIA e a 228 produttori agricoli, Fondazioni for Africa Burkina Faso ha infatti avviato, un intervento per la coltivazione della soia nell’area. Perché la soia, in un Paese come il Burkina Faso, è una pianta preziosa, che fa bene all’uomo e alla Terra.
Wendinminté è una delle donne del villaggio di Watinoma che ha preso parte ai laboratori. « Insieme alle nostre formatrici – racconta – abbiamo appreso come trasformare la soia e preparare piatti ricchi come la « soumbala », gli spiedini di soia, il « gonré » e la « samsa». Questo alimento può rendere la nostra alimentazione più ricca, con un buon apporto di vitamine. La nostra alimentazione è sempre uguale, sempre la stessa. Ma avere un’alimentazione varia è importante. Per la nostra salute, per fare crescere sani i nostri figli, per fare in modo che non si ammalino e che siano forti, per affrontare la scuola tutti i giorni. » Durante i laboratori c’erano anche i due figli di Wendinminté. «Hanno assaggiato i piatti che ho cucinato – racconta – poi mi hanno guardato e hanno detto: mamma, ma sono buonissimi ! »
Anche Pauline ha partecipato alla formazione. “Con una buona alimentazione, ci hanno spiegato le nostre bravissime formatrici, si può aiutare il nostro corpo a combattere le malattie. E questo è importante soprattutto per i bambini. Tutte le donne che hanno partecipato alla formazione sono del nostro villaggio. E questo è bello, perché possiamo aiutarci a vicenda.”
Paul è uno dei produttori che sta sperimentando la coltivazione della soia. “Sono molto soddisfatto – dice – con la soia potremo differenziare la nostra alimentazione. E mi piace pensare che il nostro villaggio diventi un modello per gli altri villaggi e per la Regione, incoraggiando il consumo della soia, così importante per la nostra salute e per la nostra Terra.”