Agricoltura biologica: la via verso il Futuro sostenibile
Sono 20 i cittadini originari del Burkina Faso e oggi residenti in provincia di Reggio Emilia che stanno partecipando in questi mesi al corso di formazione sulle tecniche e i modelli di produzione sostenibile Agrafica2, promosso da Abreer, Associazione di Burkinabè di Reggio Emilia, in collaborazione con Fondazioni for Africa Burkina Faso e il Comune di Reggio Emilia. La maggior parte sono giovani sotto i 40 anni e 4 sono le donne che hanno accettato la sfida.
“L’iniziativa Agrafica – racconta Abdou Yabré, 25 anni, nato e cresciuto nella Regione del Boulgou in Burkina Faso, da 8 anni a Reggio Emilia e oggi segretario di Abreer – è frutto di un percorso che abbiamo intrapreso nel 2010, quando la nostra associazione, di fronte alla crisi economica, ha scelto di trovare una strada che fosse un’occasione lavorativa in Italia e un’opportunità di tornare nel Paese di origine con un progetto professionale e di vita. Ne è nato un orto comunitario e biologico nel Parco del Mauriziano, dove oggi produciamo a km 0 e promuoviamo corsi di agricoltura biologica.” Agrafica è un ulteriore passo in questa direzione, per apprendere nuove competenze e metterle a disposizione di un numero sempre maggiore di persone in Italia, ma anche in Burkina Faso.
“Il corso – continua Abdou – è suddiviso in tre moduli ed è condotto da formatori del Consorzio Italiano Agricoltori. La parte che stiamo affrontando in queste settimane riguarda la gestione di una piccola impresa: dall’analisi di mercato, alla promozione dei prodotti e alla comunicazione. Con il secondo modulo approfondiremo le normative europee in materia e le agevolazioni. Poi ci sarà l’esperienza sul campo, con visite alle aziende agricole biologiche e stage. Per febbraio è già programmata una visita a un mercato ortofrutticolo per capire come si propone la merce e come ci si relazione con i clienti.”
“Molti partecipanti al corso – continua Abdou – hanno già esperienza nel settore perché l’agricoltura è il lavoro che conosciamo meglio. Il Paese da cui veniamo vive di agricoltura, è agricoltura. E coltivare secondo metodi che rispettano la Terra è una via che guarda al futuro”. Boureima, ad esempio, partecipa con suo figlio e suo fratello che lavora nel settore agricolo, e poi c’è Aruna, di 27 anni, impegnato da tempo in un progetto tutto suo: la messa in opera di un biodigestore. C’è anche chi segue il corso con l’idea di rientrare in Burkina, come ha già fatto Gampena Amado. “Gampena – racconta Abdou è stato il curatore del nostro orto per molto tempo e ha partecipato a diversi corsi. Da oltre 5 mesi è tornato in Burkina Faso dove sta lavorando la terra applicando le conoscenze acquisite e mettendole a disposizione di altri contadini che voglio intraprendere un percorso analogo.”
A Reggio Emilia, invece, alla fine del corso, l’obiettivo di Abreer è di creare una cooperativa agricola sociale. “E stiamo già lavorando in questa direzione con l’appoggio del Comune.”