Rimesse dei migranti: quale ruolo nello sviluppo dei Paesi di origine?
Le rimesse dei migranti costituiscono una risorsa che attrae sempre più l’attenzione di Governi, operatori e istituzioni internazionali. Complessivamente, a livello aggregato, i flussi di rimesse hanno superato il volume degli aiuti allo sviluppo, mentre il peso sulle economie dei singoli paesi, raggiunge valori significativi. Le rimesse, ad esempio, pesano per il 7% del PIL egiziano, per il 5% nel caso della Tunisia e per l’11% del PIL senegalese.
A livello internazionale si moltiplicano le iniziative e i contributi alla ricerca di strumenti efficaci per una loro valorizzazione. Il Governo italiano ha giocato un ruolo di leadership importante su questo fronte sia attraverso il coinvolgimento attivo di tutti gli operatori del settore privato (banche, PosteItaliane, money transfer operators) e sia attraverso la contribuzione alla creazione del primo sito di monitoraggio dei costi delle rimesse a livello nazionale certificato da Banca Mondiale: www.mandasoldiacasa.it gestito dal CeSPI.
Di rimesse dei migranti, della rilevanza del fenomeno e delle sue potenzialità in termini di sostegno alle economie e allo sviluppo dei paesi riceventi, se ne parla, mercoledì 21 ottobre, nel convegno “Africa Italia – Verso lo sviluppo tra Cooperazione, business e rimesse” organizzato nell’ambito di Ottobre Africano, dalle 9.00 alle ore 14.00, presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Tra gli interventi in programma “Rimesse e strumenti di sistema” del direttore CeSPI, Daniele Frigeri che presenta lo studio realizzato in collaborazione con Fondazioni for Africa in Senegal.
Info e programma su Ottobre Africano