Le ricette buone per l’uomo e la Terra
“Metti la soia in acqua 4 ore. Poi la macini e ne fai farina. A quel punto mescoli la farina con l’acqua (5 litri di acqua per 1 kg di farina) e cuoci a fuoco alto. Poi aggiungi aceto, impasti fino e metti a riposo sulla stoffa. Alla fine cuoci e condisci, con pomodori, cipolla spezie. A piacimento”. E voilà le brochette di soia. A darci la ricetta è Zoungrana Nana, una delle tante donne di Ziniaré che in questi mesi, e con il primo raccolto di soia, sperimentano nuovi modi di preparare cibo buono per l’uomo e per la terra.
Con le donne di Ziniaré, con 228 produttori della regione del Ganzourgou nel Plateau Central e del Centre Ouest e insieme all’ong italiana LVIA, Fondazioni for Africa Burkina Faso, ha infatti avviato, un intervento per la coltivazione della soia nell’area.
“Questa coltura”, spiega Sonkondo Albert, 50 anni, agricoltore da generazioni e animatore del progetto, “ha un potenziale enorme. In primo luogo per il suo valore nutrizionale, poi perché i suoi derivati, dall’olio alla farina, dallo yogurt fino ai succhi di frutta, possono essere venduti sui mercati locali, soprattutto in città.” Ma c’è di più la pianta della soia ha la straordinaria capacità di fissare l’azoto nel terreno e quindi permettere la rigenerazione dei suoli e aumentare la resa delle campagne.
Grazie al progetto sono stati messi a disposizioni i semi, i prodotti fitosanitari e le attrezzature per la produzione di compost, oltre alla formazione ai produttori sulle tecniche di coltivazione e corretta gestione dei terreni.
“Abbiamo avviato campi di produzione di soia sia per il consumo familiare sia a gestione collettiva con l’obiettivo di mettere in produzione 20 ettari”, racconta Albert. A ottobre c’è stato il primo raccolto. Un momento importante. “Un momento di festa per tutta la comunità”, aggiunge Zoungrana Nana, “vedere i frutti del nostro lavoro ci ha dato ancora più entusiasmo e la consapevolezza di star facendo qualcosa di importante per il nutrimento dei nostri figli e per il futuro della nostra Terra”. E allora si festeggia con le brochette di soia. E domani si torna al lavoro!